Roma, 31 marzo 2025
L’industria farmaceutica in Lombardia: settore strategico per la crescita economica e sociale del territorio e della Nazione
Oltre dieci miliardi di esportazioni di prodotti farmaceutici nel 2024, pari al 20% del totale dell’intera Nazione, dato che sale a 60% per i principi attivi farmaceutici. L’export negli ultimi dieci anni è più che raddoppiato, con una crescita del 124%, superiore alla media degli altri settori (45%). Ed è oggi pari al 44% di quello hi-tech della Regione. Con Milano, Monza-Brianza, Bergamo, Pavia, Varese e Como tra le principali province italiane per export farmaceutico.
Sono i numeri della Lombardia, prima in Italia per presenza farmaceutica con più di 100 imprese sul territorio, 26.000 addetti diretti (circa 2.500 in R&S), a cui se ne aggiungono altri 31.000 nell’indotto e con una specializzazione spiccata nelle Life Sciences, che generano un valore aggiunto che vale il 12,6% del PIL lombardo (10,1% è la media in Italia), secondo gli ultimi dati di Assolombarda.
Gli investimenti in Ricerca & Sviluppo sono 560 milioni di euro all’anno che permettono così di attrarre oltre il 50% degli studi clinici condotti in Italia.
La Lombardia rappresenta quindi una vera e propria punta di diamante del sistema farmaceutico
Made in Italy e traina la crescita dell’Italia – che oggi è ai primi posti in Europa per produzione farmaceutica – grazie anche a una crescente proiezione internazionale. Con risultati evidenti anche a livello UE: l’industria farmaceutica del territorio produce un valore aggiunto annuo pro-capite pari a 618€, superiore a quello delle principali Regioni farmaceutiche in UE (Cataluna 495€, Baden-Wuttemberg 460€, Ile de France 401€).
I dati sono stati presentati il 28 marzo 2025 in occasione della visita presso lo stabilimento Boehringer Ingelheim Bidachem a
Fornovo San Giovanni (Bergamo) nell’ambito del roadshow di Farmindustria
Innovazione e Produzione di Valore. L’industria del farmaco: un patrimonio che l’Italia non può perdere. Un percorso partito dodici anni fa che ha toccato, oltre alla stessa Lombardia, molti altri territori (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana).
L’evento in Bidachem è stato aperto da un breve incontro con i saluti di
Morena Sangiovanni, Presidente Gruppo Boehringer Ingelheim Italia. Sono poi intervenuti
Sara Frattini, Production Excellence & Technology Transfer, Senior Manager Bidachem;
Marcello Cattani, Presidente Farmindustria;
Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico Regione Lombardia;
Emanuele Monti, Componente Consiglio di Amministrazione AIFA e
Valentino Valentini, Viceministro Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
“La farmaceutica ha un ruolo cruciale nell’economia italiana e lombarda. Con un valore della produzione stimato di oltre 56 miliardi di euro e 54 miliardi di export, il settore si conferma un pilastro dell’innovazione e della crescita economica del nostro Paese. Lo stabilimento Bidachem del gruppo Boehringer Ingelheim con il suo focus sulla sostenibilità e l’innovazione, esemplifica l’eccellenza del Made in Italy nel campo farmaceutico. L’impegno del Governo è quello di continuare a sostenere e promuovere questo settore strategico, favorendo gli investimenti in ricerca e sviluppo e rafforzando la competitività internazionale delle nostre imprese”, dichiara
Valentino Valentini, Viceministro Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
“La Lombardia è uno dei centri vitali dell’industria farmaceutica in Italia”, afferma
Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria. “In questa Regione, che ha le Life Sciences nel proprio DNA ed è in prima linea per agevolare lo sviluppo di un ecosistema della salute, è ben visibile lo straordinario apporto delle nostre imprese. I dati, in particolare della crescita delle esportazioni, lo dimostrano. E anche a livello nazionale le aziende fanno registrare record su record. L’export ha infatti raggiunto i 54 miliardi di euro, su 56 di produzione, e il surplus con l’estero di farmaci e vaccini i +21 miliardi. La nostra industria è quindi un
asset fondamentale dell’intera economia e ha un ruolo strategico nella sicurezza nazionale. Il Governo sta già facendo molto, così come tante Regioni e realtà locali, per la competitività dell’Italia. Per accelerare è necessaria ora una Strategia Nazionale sulla Farmaceutica e le Scienze per la Vita, che parta da una sostanziale revisione della governance. Solo così le imprese potranno liberare appieno il proprio potenziale, investire, crescere e giocare alla pari in uno scenario internazionale sempre più competitivo”, conclude il
Presidente di Farmindustria.
“Boehringer Ingelheim ha fatto una scelta in controtendenza e coraggiosa, decidendo di mantenere la produzione dei propri principi attivi in Europa e anche in Italia, in particolare qui a Fornovo San Giovanni. Scelta dettata dalla responsabilità di assicurare e proteggere sia la qualità dei prodotti sia la continuità terapeutica per i pazienti”, afferma
Morena Sangiovanni, Presidente Gruppo Boehringer Ingelheim Italia. “Negli ultimi anni, abbiamo investito centinaia di milioni di euro in Bidachem, rendendolo il nostro principale polo per la produzione globale di principi attivi, necessari a milioni di pazienti in tutto il mondo. Bidachem è infatti l’impianto tecnologicamente più avanzato, efficiente e anche il primo a raggiungere già nel 2023 la carbon neutrality all’interno del gruppo. Perché Boehringer, così come altre aziende a capitale estero, continuino a scegliere l’Italia dobbiamo impegnarci come Paese a incentivare maggiormente lo sviluppo di impresa, a facilitare e velocizzare gli investimenti, snellendo la burocrazia e semplificando i processi approvativi. Fondamentale anche poter operare secondo regole di fabbricazione certe e condivise a livello europeo, per questo la collaborazione e il confronto con l’ufficio qualità di AIFA diventeranno ancora più determinanti in futuro”, conclude
Sangiovanni.
Boehringer Ingelheim Bidachem
Boehringer Ingelheim è una azienda farmaceutica familiare multinazionale, presente in Italia da oltre 50 anni e con circa 1.000 dipendenti, una
sede commerciale a Milano,
due stabilimenti produttivi (Fornovo San Giovanni e Noventa Padovana)
, un ufficio di rappresentanza a Roma e una rete capillare sul territorio.
Fondata nel 1981, Bidachem è uno dei due poli chimici per la produzione e fornitura di principi attivi del Gruppo multinazionale nel mondo. A fronte delle
310 persone che lavorano nel sito, genera
un’occupazione complessiva per circa un migliaio di posti di lavoro.
Lo stabilimento di Bidachem è una realtà molto importante del network produttivo globale del Gruppo Boehringer Ingelheim, specializzato nella produzione di principi attivi farmaceutici per la salute umana e animale, con un’attenzione elevata alla qualità, alla sicurezza e alla tutela ambientale.
Punti di forza dell’azienda sono la struttura agile, caratterizzata da alta produttività e flessibilità organizzativa in ciclo continuo, la possibilità di operare in uno stabilimento ad altissima tecnologia e una collocazione favorevole all'espansione della propria capacità produttiva.
L’azienda opera in
Total Quality Management, utilizzando un approccio globale orientato non solo alla qualità del prodotto ma a tutti i processi ad esso correlati.
Il sito di Fornovo San Giovanni dimostra la propria attenzione alla qualità e alla sostenibilità attraverso l’adozione di una Politica della Salute e Sicurezza e della Tutela Ambientale e di un
Sistema di Gestione Integrato, per Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Energia, certificato
UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001, UNI EN ISO 45001 e UNI EN ISO 50001. Nei primi mesi del 2023, il sito è stato anche certificato
«Carbon Neutral» dall’ente certificatore internazionale TUV.
Lo stabilimento di Fornovo ha generato un export
di circa 280 milioni di euro nel 2024. Negli ultimi 15 anni il polo produttivo ha ricevuto importanti e continui investimenti dal Gruppo Internazionale che hanno permesso
l’introduzione di nuove tecnologie e l’ampliamento infrastrutturale, stimati in oltre 200 milioni di euro. Solo nel 2024 gli investimenti sono stati oltre 15 milioni
e la stima per il quinquennio 2025-2030 è di circa 130 milioni.
L’industria farmaceutica in Italia
- 54 miliardi di export, oltre 90% della produzione nel 2024 pari a 56,1 miliardi.
- +21,2 miliardi saldo estero farmaci e vaccini nel 2024.
- 4 miliardi investimenti in ricerca e produzione all’anno.
- 71 mila addetti e oltre 150 mila con l’indotto (90% laureati e diplomati, 45% donne).
- +8% occupati negli ultimi 5 anni, +21% under 35.
- 1° posto per R&S con Centri pubblici, formazione, welfare aziendale, sostegno genitorialità.
- -32% riduzione dei consumi energetici complessivi negli ultimi 10 anni. Nello stesso periodo l’uso di energia da fonti rinnovabili è quintuplicato.