Roma, 29 settembre 2025
BIOTECH WEEK 2025. FARMINDUSTRIA: IL 43% DEI NUOVI FARMACI NASCE DA BIOTECNOLOGIE, SOSTENERE L’INNOVAZIONE
Il presidente Cattani: “Fondamentale che la nuova legislazione farmaceutica europea sia orientata a favorire ricerca, investimenti e competitività industriale”
“I farmaci biotecnologici rappresentano, insieme ai medicinali di sintesi chimica, ai vaccini e alle terapie avanzate, una risorsa fondamentale per la salute dei cittadini e un traino economico per la produzione e l’export di settore, oltre che un baluardo per l’autonomia sanitaria dell’Italia e dell’Unione Europea”. A sottolinearlo, in occasione della Biotech Week 2025, è Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria.
I nuovi farmaci biotech autorizzati in Europa e negli Stati Uniti nel 2024 sono stati 36 su 84 (il 43%) e hanno rappresentato, in media negli ultimi 3 anni, il 46% della pipeline di ricerca globale (Fonte: Elaborazioni Farmindustria su dati Citeline, indicatori farmaceutici 2025). In Italia, gli studi clinici su farmaci biotech autorizzati nel 2023 sono stati 241 su 611 totali, circa il 39% (Fonte: Rapporto AIFA sulle sperimentazioni cliniche 2024).
“Quest’anno, particolarmente complesso a causa delle tensioni geopolitiche, le sfide economiche e le trasformazioni industriali - evidenzia Cattani - vorrei celebrare non solo i traguardi raggiunti in questo ambito, ma soprattutto gli sforzi del Governo, delle imprese, dei ricercatori in Italia di fare sistema, per superare gli ostacoli posti a livello Ue alla capacità competitiva dell’industria farmaceutica. E’ il momento di mettere in campo tutte le risorse necessarie per rendere l’Europa non solo più attrattiva, ma la culla dell’innovazione mondiale. Per questo è fondamentale una Life Sciences Strategy chiara, con una nuova legislazione farmaceutica orientata a favorire investimenti e innovazione: le scelte strategiche di oggi confermeranno o meno la leadership Ue di domani”, conclude.
Roma, 26 settembre 2025
NOTTE EUROPEA DEI RICERCATORI. FARMINDUSTRIA: +9% ADDETTI R&S NELL’INDUSTRIA FARMACEUTICA IN 5 ANNI
Il presidente Cattani: “Creare le condizioni affinché i giovani possano immaginare in Italia il proprio futuro scientifico”.
“La Notte Europea dei Ricercatori, promossa dalla Commissione Europea, è l’occasione per riaffermare il ruolo centrale della scienza come patrimonio condiviso. L’Europa deve accelerare sull’innovazione se vuole rafforzare la propria competitività e colmare il divario con altri Paesi che hanno puntato, con una visione strategica per la loro crescita, sulle scienze della vita”. È quanto dichiara Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria.
In Italia i dati nella ricerca farmaceutica sono di assoluto rilievo: nel 2024 le imprese hanno dedicato alla Ricerca e Sviluppo 2,3 miliardi di euro, l’8% del totale degli investimenti in Italia, in crescita del 44% dal 2019 al 2024. I ricercatori sono 7.250, in aumento del 3% rispetto al 2023 e del 9% negli ultimi 5 anni, con una forte presenza femminile, il 53% del totale.
Donne e uomini che quotidianamente cercano risposte innovative ai bisogni di salute dei cittadini, in un percorso lungo e difficile. I nuovi medicinali sono infatti il frutto di un processo che richiede 10-15 anni di ricerche e diverse fasi di studio. Mediamente solo 1 su 5-10mila molecole arriva con successo alla fine di questo percorso, con costi che possono anche superare i 2 miliardi di euro.
Inoltre, l’industria farmaceutica eccelle per investimenti in Open Innovation – 14:1 il rapporto per addetto rispetto alla media manifatturiera – e per quota di imprese con accordi di collaborazione con università e centri di ricerca pubblici.
“Questa è la prova che la nostra Nazione può contribuire in modo significativo a un’Europa più innovativa – aggiunge Cattani – ma per riuscirci bisogna puntare sui nostri talenti, creando le condizioni che consentano ai giovani di immaginare qui il proprio futuro nel settore delle life sciences”.
Per sviluppare le nuove competenze, favorire la formazione di professionalità altamente qualificate e rafforzare la partnership tra settore pubblico e privato MUR, CRUI e Farmindustria hanno firmato un Protocollo d’Intesa.
“Se oggi la salute dei cittadini può contare su terapie sempre più efficaci il merito va quindi all’impegno di migliaia di ricercatrici e ricercatori che, con perseveranza e passione, trasformano la conoscenza in progresso. Sostenerli con politiche incentivanti come quelle portate avanti dal MUR significa scommettere su un futuro migliore, offrendo possibilità di crescita professionale a medici e ricercatori, incrementando la competitività scientifica del nostro Paese”, conclude.
Roma, 18 settembre 2025
DICHIARAZIONE MARCELLO CATTANI, PRESIDENTE FARMINDUSTRIA, SU TESTO UNICO SULLA FARMACEUTICA.
CATTANI (FARMINDUSTRIA): PASSAGGIO FONDAMENTALE PERCHE’ L’ITALIA RIMANGA LEADER
“Accogliamo con favore il Testo Unico sulla Farmaceutica, che mantiene rapidamente l’impegno del Governo di realizzare una cornice normativa più chiara e al passo con i tempi, in grado di semplificare le regole e offrire maggiore certezza a chi investe in Italia. Si tratta di un passaggio fondamentale che valorizza il ruolo strategico dell’industria farmaceutica per la salute dei cittadini, per la crescita economica e per l’attrattività e sicurezza della Nazione”. Lo afferma Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, commentando il via libera oggi in Consiglio dei Ministri al Ddl di delega al Governo per la riforma e il riordino della legislazione farmaceutica.
“Con questo provvedimento prosegue una fase nuova e positiva di riforma– continua Cattani – che ci aiuterà a difendere la nostra posizione di leader in Europa nelle Life Sciences. In un contesto globale molto complesso e delicato, l’Italia crea le premesse per consolidare un percorso favorevole per investimenti e innovazione. E’ un segnale di attenzione importante che dimostra una visione chiara del Governo, rafforza la collaborazione tra istituzioni e industria, nell’interesse comune di garantire cure sempre più efficaci e accessibili ai cittadini italiani. Il passo successivo sarà la legge di Bilancio, che, siamo fiduciosi, confermerà questo positivo orientamento con ulteriori azioni concrete”.
Roma, 17 settembre 2025
GIORNATA MONDIALE SICUREZZA DEL PAZIENTE. FARMINDUSTRIA: “SEMPRE PIÙ FARMACI PER BAMBINI, 2.800 STUDI IN CORSO”
Il tema di quest’anno è il bisogno di garantire un'assistenza sicura a ogni neonato e bambino, dalla nascita ai 9 anni. Il presidente Cattani: “Continueremo a lavorare con l’obiettivo di aumentare i medicinali a loro dedicati”.
In Europa sono in corso 733 studi clinici in ambito pediatrico, di cui 307 coinvolgono anche l’Italia (fonte Ctis), mentre a livello globale sono attivi 2.860 trial focalizzati sul trovare risposte a malattie che possono colpire i bambini (fonte Clinicaltrials.gov). “In occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza del Paziente, che quest’anno pone l’accento sulla necessità di garantire un’assistenza sicura a ogni neonato e bambino, rinnovo l’impegno delle aziende farmaceutiche a sostegno della salute dei pazienti, in particolare i più piccoli. Continueremo a lavorare con l’obiettivo di aumentare il numero di medicinali studiati anche per loro”. È quanto evidenzia Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, nella Giornata promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che si celebra oggi e ha come tema “Safe care for every newborn and every child”.
“Per tutelare la salute e il benessere delle nuove generazioni, oltre a promuovere studi clinici mirati a valutare l’efficacia e la sicurezza dei farmaci nei bambini – prosegue Cattani - le aziende sono fortemente impegnate nelle attività di farmacovigilanza e nella continua collaborazione con le istituzioni sanitarie e le autorità regolatorie. Con un unico obiettivo: mettere a disposizione farmaci che rispondano a elevati standard di qualità e sicurezza, con verifiche continue e rigorose dall’inizio dello sviluppo fino a dopo l’immissione in commercio”.
Un’ulteriore riflessione riguarda il valore aggiunto dei medicinali per i bambini con specifiche patologie: “In molti casi queste terapie possono fare davvero la differenza, soprattutto nei casi di malattie rare. I farmaci orfani consentono di offrire opportunità di cura là dove non esisteva speranza, con un impatto non solo sanitario, ma anche etico. Alcuni di questi medicinali, che dal 2000 a oggi sono oltre 260 in Europa, hanno cambiato la qualità e l’aspettativa di vita di bambini affetti da malattie rare, offrendo loro possibilità di sopravvivenza concrete, prima impensabili”, conclude il presidente di Farmindustria.
Roma, 21 agosto 2025
MARCELLO CATTANI, PRESIDENTE FARMINDUSTRIA, SU DICHIARAZIONE CONGIUNTA UE-USA SU DAZI
“Esprimo i miei ringraziamenti sinceri al Governo italiano per l'azione convinta e determinata a sostegno della limitazione dei dazi sui farmaci a non oltre il 15 per cento, come tetto massimo sulle esportazioni verso gli Usa, che includerà quanto previsto dall’indagine in corso negli Stati Uniti sul settore.
Un particolare ringraziamento va al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro Antonio Tajani, per l’approccio costruttivo nel dialogo transatlantico e anche per la puntuale informazione alle imprese, attraverso una task force specifica.
La dichiarazione congiunta di oggi ufficializza un compromesso che – nonostante i costi importanti per le imprese, i rischi per la disponibilità dei farmaci e di barriere per la R&S, che derivano dai dazi – date le premesse rappresenta la migliore soluzione ipotizzabile, evita l’escalation commerciale e chiude una fase di incertezza, stabilendo al tempo stesso la volontà di liberare il potenziale delle economie e rafforzare ulteriormente l’alleanza economica e strategica tra Ue e USA.
Ora per l’Europa è fondamentale compensare i costi dei dazi con più produttività e più competitività.
Per questo è importante che la Commissione Europea dimostri lo stesso impegno per cambiare radicalmente scelte del passato che penalizzano l’economia e costituiscono dei dazi che l’Ue si è auto-imposta.
L’Europa, per lentezze nell’accesso alle cure e restrizioni al finanziamento, sta perdendo posizioni nella farmaceutica sullo scacchiere globale, in un settore strategico, primo per valore aggiunto, innovazione e saldo estero (+193 miliardi nel 2024), e dunque prioritario, sia per la sicurezza, sia per la salute dei cittadini, sia per la crescita.
Per la farmaceutica è urgente una politica che contribuisca a mantenere la leadership globale delle nostre imprese attraverso misure urgenti a tutela della proprietà intellettuale incredibilmente penalizzata dalle proposte di revisione della legislazione UE. E con la correzione di altri provvedimenti che rischiano di mettere fuori gioco il settore in Europa, imponendo costi altissimi sulle aziende, come nel caso della direttiva sulle acque reflue.
È ora di cambiare rotta immediatamente partendo proprio dal risultato di oggi. Siamo ancora in tempo, ma sta per scadere. E siamo certi che anche stavolta il nostro Governo saprà far valere ancora di più gli interessi dell’Italia e dell’Europa. Da un lato, come già fatto sui dazi e su molti altri provvedimenti, incidendo sull’agenda UE, dall’altro continuando il processo di modernizzazione della governance in atto in Italia, che ci auguriamo possa portare a breve ulteriori progressi nella prossima Legge di Bilancio e con il Testo Unico della legislazione farmaceutica, in particolare riducendo i payback nel breve periodo e superandoli nel medio”.
Roma, 29 luglio 2025
DICHIARAZIONE PRESIDENTE FARMINDUSTRIA, MARCELLO CATTANI, SU DAZI
“L’accordo sui dazi al 15% relativamente ai farmaci è un compromesso con costi importanti per le imprese, ma che evita l’escalation commerciale e, considerate le premesse davvero critiche, con un impatto a livelli ancora sostenibili”, afferma Marcello Cattani, Presidente Farmindustria.
“Restano comunque rischi per la competitività dell’industria farmaceutica in Europa, a favore degli stessi Stati Uniti, della Cina e di altri Paesi come Singapore, India, Emirati Arabi che puntano sul settore con politiche molto attrattive.
L’effetto della svalutazione del dollaro fa sì che – se confermati i dazi al 15% - l’impatto totale sulle imprese farmaceutiche in Italia, che esportano negli Stati Uniti per oltre 10 miliardi di euro, sia di circa 2,5 miliardi. Non mancheranno possibili conseguenze anche per i cittadini americani che andranno incontro a probabili carenze di alcuni medicinali e a un aumento dei prezzi di farmaci e delle assicurazioni sanitarie.
Come sostenuto anche dal nostro Governo, l’Europa è chiamata a sostenere la crescita dei settori industriali. Se valorizzerà l’innovazione, incentiverà gli investimenti, ridurrà la burocrazia, semplificherà le regole, potrà ancora essere uno dei player globali.
Altrimenti diventerà marginale nell’innovazione e produzione farmaceutica. È una fase fondamentale anche per le politiche nazionali e la stessa Legge di Bilancio in Italia sarà fondamentale per mantenere la nostra nazione competitiva e attrattiva per gli investimenti.
Io continuo a essere ottimista anche perché il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, continuano a garantire il massimo impegno a livello europeo per la leadership dell’Ue nelle life sciences”, conclude Cattani.
DICHIARAZIONE PRESIDENTE FARMINDUSTRIA SU NUOVI CRITERI INNOVATIVITÀ
“I nuovi criteri introdotti dalla Determina dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) del 12 luglio rappresentano un passo positivo per riconoscere l’innovazione dei farmaci e garantirla più velocemente ai cittadini. Si inserisce nel processo di modernizzazione della governance portato avanti dal Governo”, afferma Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria.
“Consentono, in linea con la Legge di Bilancio, di estendere l’accesso al fondo farmaci innovativi, compresi gli antibiotici “reserve”, ossia quelli contro l’antibiotico-resistenza. E introducono misure importanti di rinnovamento e di semplificazione delle regole, auspicate dalla Premier Giorgia Meloni.
La Determina prevede inoltre incentivi alla ricerca in Italia, che avranno senz’altro ricadute positive sulla capacità innovativa e competitiva della Nazione.
È il risultato di un percorso costruttivo tra Ministero della Salute, AIFA e Farmindustria, che è ora da consolidare nella fase applicativa, anche per ridurre i tempi autorizzativi.
Bisogna continuare su questa strada – ce ne è ancora molta da fare – per una governance più in linea con un mondo in rapida e radicale trasformazione.
Siamo certi che il dialogo aperto ed efficace in corso insieme con le Istituzioni potrà garantire sempre più innovazione ai cittadini e competitività all’Italia”, conclude Cattani.
Roma, 13 giugno 2025
DICHIARAZIONE MARCELLO CATTANI, PRESIDENTE FARMINDUSTRIA, GIORNATA MONDIALE DEL DONATORE DI SANGUE
“Donare il sangue è un atto di straordinario altruismo per tutti i cittadini che hanno bisogno di terapie specifiche e indispensabili”, afferma Marcello Cattani, Presidente Farmindustria, in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue che ricorre il 14 giugno.
“Un gesto che ha un enorme valore etico, sociale e clinico per i pazienti e le loro famiglie. Il sangue infatti è costituito per circa il 55% da plasma. È proprio qui, nel plasma, che si trovano proteine come, ad esempio, le immunoglobuline, l’albumina o i fattori della coagulazione che sono necessari per la cura di varie malattie, molte delle quali rare, che non avrebbero altrimenti rimedi efficaci.
L’industria farmaceutica è molto impegnata in questo settore, anche in Italia - tra le Nazioni più importanti - con 4 stabilimenti produttivi, 1.700 addetti, aziende italiane leader globali e imprese multinazionali che investono in Centri di eccellenza.
Nella Giornata Mondiale del Donatore di Sangue è fondamentale ricordare l’importanza di assicurare la disponibilità di queste terapie salvavita ai pazienti. Con una crescente azione sinergica di Istituzioni, pazienti, associazioni, industria, stakeholders per sensibilizzare in particolare i giovani alla donazione. E con il rafforzamento della collaborazione con Governo e Parlamento perché vengano riconosciute le giuste risorse che garantiscano la sostenibilità economica delle aziende attraendo così nuovi investimenti ed evitando criticità nell’accesso alla cura dei pazienti”, conclude Cattani.
Roma, 20 maggio 2025
DICHIARAZIONE PRESIDENTE FARMINDUSTRIA, MARCELLO CATTANI, PER INTERNATIONAL CLINICAL TRIALS DAY
“Dal 2022 a oggi, periodo di piena attuazione delle nuove regole europee sulle sperimentazioni cliniche, sono oltre 2650 gli studi clinici autorizzati in Italia secondo i dati riportati dall'EMA”, afferma Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, in occasione dell’International Clinical Trials Day.
“Con investimenti da parte delle imprese farmaceutiche di circa 800 milioni di euro ogni anno. Un valore per i cittadini, che possono accedere a terapie innovative, per il Servizio Sanitario Nazionale che registra un beneficio complessivo di 3 euro per ogni euro investito dalle aziende. E per medici e ricercatori che hanno a disposizione strumenti all’avanguardia per l’aggiornamento costante delle competenze.
Gli studi clinici rappresentano un’area di prioritaria importanza per la Ricerca. La nostra Nazione può fare la propria parte con le molte eccellenze che ha: imprese, risorse umane, università, centri di ricerca, ospedali, SSN, operatori della salute. E grazie alle riforme portate avanti dal Governo per rafforzare le Life Sciences, si può davvero essere ancora di più protagonisti sulla scena internazionale, anche con la velocizzazione delle procedure di attivazione degli studi clinici.
Uno studio dell’Università di Stanford evidenzia come su un totale mondiale di 537 studi clinici che menzionano l’uso di sistemi di IA nel 2024, l’Italia con 42 clinical trials si posizioni al terzo posto al mondo dopo Cina e USA, a dimostrazione del valore della nostra ricerca e delle nostre competenze scientifiche.
Oggi la competizione è accesa a livello europeo e globale, con Paesi che adottano politiche mirate per attrarre sempre più investimenti nella Salute.
L’Europa è rimasta indietro negli ultimi 20 anni per investimenti in R&S, con una quota passata dal 41% al 31% rispetto al totale delle maggiori economie. Nello stesso periodo, la quota degli Stati Uniti è passata dal 44% al 52% mentre quella della Cina dall’1% all’8%. Deve quindi recuperare il gap, con un contesto più attrattivo per gli investimenti e rafforzando la proprietà intellettuale, come stanno facendo gli altri grandi ecosistemi mondiali. È necessaria una nuova strategia, che sappia accogliere e valorizzare l’innovazione, puntando in maniera chiara sui settori che generano maggior valore per i cittadini e per la crescita economica dei Paesi europei, come quello delle Scienze della Vita.
Con la rivoluzione nella Ricerca, grazie all’IA e ai velocissimi progressi tecnologici, saranno 2.000 i mld $ di investimenti farmaceutici in R&S tra il 2025 e il 2030 nel mondo. Già oggi sono 24.000 le molecole in sviluppo a livello globale. È una partita quindi che va giocata ora con determinazione, consapevoli che ce la possiamo fare”, conclude Cattani.
Roma, 17 maggio 2025
DICHIARAZIONE PRESIDENTE FARMINDUSTRIA, MARCELLO CATTANI, PER GIORNATA NAZIONALE DEL MALATO ONCOLOGICO
“Innovazione e accesso sono le due vie da percorrere per assicurare ai pazienti oncologici nuove speranze di cura. Grazie anche alla Ricerca farmaceutica oggi nella nostra Nazione 3,7 milioni di cittadini vivono dopo una diagnosi di tumore, 1 milione in più rispetto a 10 anni fa (+37%)”, dichiara Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, in occasione della XX Giornata nazionale del Malato Oncologico che si celebra ogni anno la terza domenica di maggio.
“Dall’innovazione dell’industria farmaceutica possono arrivare importanti risultati. Il 40% dei 24.000 farmaci in sviluppo nel mondo riguarda l’area dei tumori e in Italia, secondo l’Agenzia Italiana del Farmaco, il 35% degli studi clinici è relativo alle neoplasie.
L’Intelligenza Artificiale, che già sta portando risultati importanti, permetterà progressi ulteriori, con la riduzione dei tempi della Ricerca e l’aumento delle molecole identificate. E gli studi clinici decentralizzati consentiranno ai pazienti di partecipare da casa agli studi, grazie a servizi come la consegna e la somministrazione del farmaco a domicilio, il telemonitoraggio da remoto dei parametri, le televisite di controllo, che migliorano la qualità di vita perché riducono gli spostamenti verso i centri.
L’Italia, secondo un recente studio EFPIA, registra una quota superiore di farmaci oncologici disponibili superiore alla media europea, ma occorre la velocizzazione dei tempi di autorizzazione e la riduzione delle differenze tuttora esistenti a livello regionale.
Per rendere più agevole la condizione dei malati oncologici e dei loro familiari è fondamentale garantire la prossimità delle cure assistenziali; la formazione degli operatori sanitari, con le competenze in costante aggiornamento; la sensibilizzazione crescente su tematiche così importanti, attraverso azioni sinergiche che coinvolgano il maggior numero di attori possibile. E l’avanzamento dei processi di cura che tra l’altro consentono di migliorare l’uso delle risorse e ridurre la spesa complessiva per cura e assistenza.
Una società coesa e altruista è resiliente, in grado di offrire le giuste risposte, anche assistenziali, ai bisogni di salute dei cittadini”, conclude Cattani.