La ricerca farmaceutica

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La fase zero o preclinica

È la prima fase della ricerca: dura 3-4 anni e consiste in una serie di test di tossicità volti a valutarne i possibili effetti tossici. Se un farmaco vuole ambire a essere utilizzato sull’uomo, deve innanzitutto rispondere a un principio inderogabile, quello del primum non nocere (anzitutto non nuocere). L’obiettivo della fase zero, detta anche preclinica, è di verificare in laboratorio il maggior numero possibile di caratteristiche del principio attivo, sia quelle positive sia quelle negative.

Questo screening farmacologico consiste in una serie di sperimentazioni in vitro (cioè realizzate in provetta) che dicono se una sostanza può avere una qualche attività terapeutica e quali potrebbero essere i suoi effetti negativi. Al termine di questa prima selezione (screening farmacologico o drug screening) restano davvero poche molecole, non più di 2 o 3. È a questo punto che entrano in causa gli esperimenti su animali da laboratorio. Prima di valutare le nuove molecole sull’uomo vengono somministrate agli animali. Per passare alla fase clinica I, cioè alla prima sperimentazione sull’uomo, occorre però ottenere l’autorizzazione del Ministero della Salute o, a seconda dei Paesi, dell’analogo ente preposto al controllo.

La sperimentazione sugli animali
La sperimentazione clinica
Gli studi clinici
Fase 1: la prima volta sull'uomo
Fase 2: la prima volta sui pazienti
Fase 3: l'approfondimento
Fase 4: post marketing